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l'oro della Sabina 

Un meraviglioso "testimone" di gran parte della storia del nostro territorio. 

Consorzio Olio Sabina Dop

Il Consorzio è dedicato alla tutela della Denominazione di Origine Protetta dell'olio Sabina ed alla vigilanza sul corretto uso del marchio. E' riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali con D.M. del 23 ottobre 2009 n. 16106 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 257 del 4 novembre 2009)

Il Consorzio, costituito tra produttori olivicoli, frantoi e imbottigliatori di una vasta zona che comprende quarantasei comuni della provincia di Roma e Rieti, non ha fini di lucro e si propone con il proprio statuto di:

- Vigilare che sia rispettato il disciplinare di produzione

- Garantire i consumatori sulla qualità e la genuinità del prodotto Olio Extra Vergine di oliva D.O.P. "Sabina"

- Tutelare, valorizzare e promuovere attraverso convegni, studi, partecipazione a mostre, fiere e degustazioni guidate

 

www.sabinadop.it

"Il paesaggio dell'olivo costituisce il filo conduttore che lega ed intreccia nel lungo periodo, le vicende della Sabina. Una presenza plurimillenaria che testimonia in modo silente il continuo snodarsi della storia e del lento fluire del tempo. Un osservatorio orivilegiato dal quale i tronchi, contorti dai secoli, narrano orgogliosi i miti, le leggende e la storia dell'antichità."

Tersilio Leggio - L'olivo e la Sabina

 

L'olivo è un albero che, fin dai tempi  più remoti, è intimamente legato al paesaggio agrario della Sabina. Una presenza che nel fluire dei secoli non è mai venuta meno, ma che, grazie alle cure dell'uomo, si è sempre più rafforzata fino a divenirne l'elemento che maggiormente la caratterizzava e che la caratterizza tuttora.

Per un territorio come il nostro, cosparso di ulivi e caratterizzato caratterizzato da un'estensione infinita di oliveti, l'olio extravergine costituisce un tassello di grande importanza.

L'olio extravergine di oliva, quasi unico ad essere consumato allo stato naturale senza ricorrere a processi di estrazione o di raffinazione, è un meraviglioso solvente che riesce a catturare dai cibi i loro armoi, i loro profumi, estraendoli, scogliendoli ad amalgamandoli. L'olio ha le sue diversità di sapore, di gusto, di aroma, dovute ai diversi tipi di oliva: Raja, Carboncella, Leccino, Frantoio, Olivastrone, Moraiolo, Olivago, Salviana e Rosciola.

La classificazione degli oli di oliva è abbastanza complessa e spesso poco nota. I principali fattori di classificazione sono costituiti da un punteggio organolettico - che deriva da esami visivi, olfattivi e gustativi - , dall'acidità e da altre caratteristiche biochimiche previste e fissate per ogni categoria. 

La classificazione più semplice è quella in oli vergini, ottenuti soltanto mediante processi fisici, e gli oli raffinati che non sono utlilizzabili per il consumo. 

Attualmente in Sabina esistono circa  1'100'000 piante di Olivo con una produzione annua che oscilla, per motivi stagionali, tra le 12'000 e le 30'000 tonnellate di olive che corrispondono a circa 2'200-5'000 tonnellate di Olio

Un olio che dal 1996 ha ottenuto il riconoscimento DOP (Denominazione di Origine Protetta), che indica un prodotto originario di una definita regione. L'olio Sabina Dop ha un colore giallo oro dai riflessi verdi, il suo sapore e' aromatico e l'acidità massima è pari allo 0,60% 

 

Fin dall'antichità più remota, l'olivo (la cui coltivazione compare intorno al IV millennio a.C.), ha rappresentato forti valenze religiose e l'olio fu a lungo usato principalmente per cerimonie sacre, come le unzioni dei re. Omero narra che Ulisse aveva ricavato il suo talamo nuziale su di un tronco di olivo, così come dalla stessa pianta aveva ricavato il palo con il quale aveva accecato Polifemo. 

La grande esplosione del consumo di olio si ebbe in età romana, in particolare a partire dal III secolo A.C.. Esso era adoperato per l'illuminazione delle lucerne, per le pratiche igieniche, per la medicina, per la veterinaria, per la cosmesi, per la preparazione di profumi e di saponi, come lubrificante in meccanica. Molti anche gli usi artigianali: per la lavorazione del cuoio, per raffinare pietre preziose, per lucidare statue, tanto di legno che d'avorio, per proteggere i metalli dalla formazione della ruggine, per rendere acuminati o taglienti gli attrezzi da lavoro.

Inoltre, fin dall'antichità erano ben note le qualità terapeutiche dell'olio d'oliva. Per quanto riguarda la Sabina in particolare, un grande testimone della bontà del suo olio fu il medico d'origine greca Galeano, vissuto alla corte di Marco Aurelio, che lo considerava il migliore del mondo allora conosciuto, consigliandolo come base per molti preparati terapeutici. Fama che si conservò a lungo, tanto che l'olio sabino fu segnalato come componente fondamentale per molte ricette mediche fino al VI secolo. 

dove comprare olio

La storia dell'olio

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