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natura

La natura, in terra sabina, eÌ€ stata generosa, lasciando in ereditaÌ€ colli, monti e valli. I boschi di faggi e querce colorano le montagne tutto l’anno, gli oliveti si alternano a campi coltivati e pascoli, per dare alla Sabina quel carattere selvaggio ma armonico.
I due fiumi che caratterizzano il territorio, offrono uno spettacolo unico , dando vita a due tesori naturalistici come le Gole del Farfa e la Riserva Naturale Tevere-Farfa, oggi casa di moltissime specie di volatili.

Riserva Naturale Tevere-Farfa

La Riserva Naturale Nazzano Tevere-Farfa ha una superficie di circa 700 ettari ed eÌ€ stata riconosciuta nel 1977 come Prima Area Protetta della Regione Lazio. Il piuÌ€ lento scorrimento delle acque, dovuto alla costruzione di una diga artificiale e la confluenza del torrente Farfa hanno infatti creato il lago di Nazzano. Gradualmente salici, pioppi e ontani hanno colonizzato le sponde del bacino realizzando uno dei pochi esempi di “bosco ripariale” e quindi un punto strategico per le migrazioni degli uccelli.

Attività in Riserva

Per arrivare

Nazzano, via del Porto

Torrita Tiberina

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Sede Ente Parco

Nazzano, via Tiberina

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Gita in Battello

Federico Bronzi

Tel: +39 347 61 04 110

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Escursioni/lezioni in canoa, kayak e Dragon-Boat sul Tevere

Campo Base Alfa

Tel: +39 340 58 22 027

       +39  346 35 76 346

I Monti Sabini

E’ consigliato sempre avere la giusta attrezzatura prima di intraprendere qualsiasi percorso in montagna. Prima fra tutti una cartina dei sentieri sabini CAI (si consiglia la carta “Sabina a Piedi”, acquistabile negli Info Point SabinaOn o presso alcuni agriturismi) che riportano percorsi segnati sul posto con vernice rossa e bianca e la corrispondente numerazione. 

Di seguito un elenco dei migliori sentieri trekking in Sabina:aAssolutamente da fare, anche se impegnativi, sono i percorsi che conducono alla cima del Monte Pizzuto, passando per Valle Gemini (sentiero 356), o dal Monte Tancia (sentiero 355) o da Casperia (sentiero 355). Altro interessante sentiero, è quello chiamato “La via degli Eremi” che mette in comunicazione l’Eremo di San Leonardo di Roccantica con l’Eremo di San Michele a Monte San Giovanni (sentiero 354). Da Casperia si snodano diversi percorsi interessanti, che attraversano i 4 rifugi di montagna recentemente ristrutturati (primo fra tutti, Rifugio Cognolo): il sentiero 359, che passa su tre creste dei Monti Sabini, e termina in una biforcazione che conduce verso Montasola o verso Consigliano, nel sentiero 361. 

Da Monte Tancia è possibile visitare le Pozze del Diavolo fino a raggiungere la cima del Monte Ode (sentiero 354) o seguire il sentiero 353 fino ai prati e alla Cipresseta di Salisano.

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I video de La Valle Incantata e de Le Orme di San Francesco

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Le Gole del Farfa

Le verdi colline della Sabina, nscondono uno dei tesori naturalistici del reatino: le Gole del Farfa. A soli 60 km da Roma, il Farfa ha disegnato nei secoli un paesaggio unico. La paziente opera dell’uomo ha arricchito questi luoghi sorprendentemente selvaggi di testimonianze preziose. La Regione Lazio ha riconosciuto il pregio naturalistico e archeologico dell’area ed ha istituito il Monumento Naturale Gole del Farfa, ricompreso entro i confini comunali di Mompeo. 

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LA VISITA:

la visita alle Gole del Farfa eÌ€ una delle tappe assolutamente da fare in Sabina. Ci sono tratti accessibili a tutti e tratti in cui eÌ€ preferibile essere allenati ed avere l’adeguata attrezzatura. Il percorso condurraÌ€ attraverso la vegetazione che costeggia il torrente Farfa, che risulta essere davvero sorprendente ed unica. A questo, si aggiunge il fascino misterioso di antichi mulini a ridosso del torrente, e del vecchio ponte medievale che permetteva il collegamento a piedi tra Mompeo e Castelnuovo di Farfa. La visita eÌ€ possibile anche con la Guida Stefano Fassone, che vi guideraÌ€ lungo questo affascinante percorso, aggiungendo cultura e curiositaÌ€.

Le Gole del Farfa

Per arrivare

Mompeo, Strada delle Mole

Castelnuovo di Farfa, via Cornazzano

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Visite

Libere

con Stefano Fassone

Tel:+39 328 46 03 412

I Prati di Cottanello

Il territorio di Cottanello e' occupato per 2.400 ettari da superficie boscata e pascolo montano in cui gli habitat di flora e fauna sono praticamente integri e la natura e' libera da inquinamenti e da smog. Camminando in questi luoghi ci si sente come abbracciati dalla montagna. Dal punto di vista naturalistico di grande bellezza sono le Prata e Fonte Cerro, posti magici sulle montagne a nord e ad est di Cottanello, con altipiani che partono dagli 800 metri e salgono fino a 1.200 ai confini del Lazio con l'Umbria. Partendo dal paese si possono raggiungere anche a piedi le "prata di sotto" a 900 mt di altezza, con il caratteristico borgo utilizzato oggi come rifugio per il bestiame, e quindi le “prata di sopra” a 1100 mt, da sempre luoghi ideali per picnic (vi sono aree attrezzate con tavoli e bracieri di pietra) ed

escursioni a piedi, a cavallo, in bicicletta.

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LA VISITA:

In tutte le stagioni, i prati di Cottanello offrono un paesaggio suggestivo ed unico che sembra
proiettare fuori dal tempo e dallo spazio chiunque passi da quelle parti. Non c’eÌ€ bisogno di una guida per fare escursioni a Cottanello, in quanto si tratta di prati molto estesi, circondati da foreste di faggi, cerri ed aceri. Dai prati eÌ€ possibile percorrere sentieri che permettono di raggiungere diverse mete, come i prati di Stroncone e Greccio.

I Prati di Cottanello

Per arrivare

Cottanello, via dei Prati

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