il Santuario di Vescovio: due millenni di storia
quello che un tempo fu uno dei centri romani commerciali più fiorenti, oggi si apre all'uomo in un'altra forma, altrettanto affascinante
![]() Interno del Santuario |
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![]() Dipinto: Madonna col Bambino |
![]() Vista dal parco |
![]() Campanile |
![]() Interno affrescato |
Il Santuario di Vescovio, tra i più noti e più importanti monumenti della Sabina, sorge nell’area dove anticamente si trovava il municipio romano di “Forum Novum”. Le prime testimonianze di Santa Maria in Vescovio, l'antica Cattedrale dei Sabini fino al 1495, quando la sede diocesana fu spostata a Magliano Sabina, risalgono all’VIII secolo. Fu poi distrutta nel IX secolo dai Saraceni, quindi ricostruita e restaurata più volte, anche se quella che appare oggi agli occhi dei visitatori è una chiesa che conserva intatte le caratteristiche romaniche del XII secolo.
Di notevole bellezza è la Torre Campanaria, a cinque ordini di finestre, costruita in epoca posteriore alla chiesa facendo uso di materiale di spoglio come frammenti scultorei e lastre marmoree.
L’interno di questo luogo di culto, a navata unica, è decorato da alcuni dipinti trecenteschi di scuola cavalliniana (il Cavallini è uno dei più importanti esponenti della scuola romana) e conserva sulle pareti alcuni affreschi duecenteschi raffiguranti le Scene dell’Antico e del Nuovo Testamento.
Attraverso due porte, che si trovano nei pressi della zona presbiteriale, si accede alla cripta semianulare dell’XI secolo che poggia su una chiesa precedente, a sua volta edificata su costruzioni romane.
Nei pressi della chiesa si trovano i resti del convento costruito sotto il pontificato di Clemente VII, alla fine del Cinquecento, come supporto logistico alla chiesa.
San Pietro a Vescovio
San Pietro visse per un periodo anche in Sabina, più precisamente a Forum Novum, l'odierna Vescovio. Secondo il libro di Renzo Di Mario "Ritratti Sabini", il Principe degli Apostoli, secondo un'attendibile tradizione, giunse a Forum Novum, ospite della casa degli Ursaci, per testimoniare la parola di Cristo. Sotto il Santuario c'è una cripta, in cui, si dice, che San PIetro celebrò la "Fractio Panis", cioè il sacrificio della Messa. La tradizione che vuole San Pietro in Sabina è avvalorata dal manoscritto di Cerchiara, del 1431, che fa riferimento ad un documento più antico, del 554, dove si legge: "Primis temporibus, B Apostolus Petrus, in intimam domum Ursaciorum fundavit" (ecclesiam foranovianam).
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(05 luglio)
Gli Affreschi del Santuario di Vescovio
Notevole e' il ciclo pittorico realizzato nei primissimi anni del Trecento da maestri della scuola cavalliniana. Originariamente erano trentadue le scene che scandivano i muri laterali della nave, suddivise in due registri. Sulla parete destra erano raffigurati episodi del Vecchio Testamento, sulla parete sinistra, invece, le scene che rappresentano momenti del Nuovo Testamento. Sulla controfacciata è dipinto, a fresco, un grandioso Giudizio Universale: un ciclo pittorico che ebbe una certa fortuna con echi che si diffusero lungo la valle del Tevere.
Ma il quadro principale è quello raffigurante la Beata Vergine Maria, su legno in stucco colorato, datato 1611. Si pensa sia un'icona bizantina, anche se l'atto benedicente della Madonna e del Bambino sono di uso latino.