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chiese nascoste: i piccoli gioielli della Sabina

tante piccole opere d'arte sparse per la campagna sabina, nate come chiese parrocchiali ed oggi divenute ricordi di storia passata

Cattedrale S.M. Assunta 

La più antica chiesa parrocchiale di Poggio  Mirteto è la chiesa di S. Paolo (sec. XIII). Successivamente la parrocchia fu trasferita all’interno della cinta muraria, accanto al Palazzo abbaziale e la nuova chiesa parrocchiale, consacrata nel 1487, fu dedicata a S. Maria Assunta. Questa chiesa verrà chiamata in seguito chiesa della SS. Trinità; attualmente è chiamata  sala Farnese ed è proprietà del Comune.

Diventata troppo piccola per l’accresciuta popolazione, la comunità di Poggio Mirteto e le autorità religiose decisero di costruire una nuova chiesa. I lavori iniziarono nel 1641. La nuova chiesa parrocchiale, dedicata anch’essa a S. Maria Assunta, fu benedetta nel 1684, entrò in funzione nel 1721  e fu consacrata il 3 ottobre 1779 da Mons. Contessini.

Il cardinale Luigi Lambruschini nel 1837 ottenne dal Papa Gregorio XVI che il Seminario fosse trasferito da S. Salvatore Maggiore a Poggio Mirteto e che Poggio Mirteto avesse il titolo di città.

Nel 1841 Poggio Mirteto fu eretta a Diocesi e la chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta divenne Chiesa Cattedrale. Il primo vescovo della nuova Diocesi fu Mons. Nicola Crispigni, che fece il suo ingresso solenne nel 1842.

Nel 1925 la Diocesi di Poggio Mirteto fu unita alla Diocesi Suburbicaria di Sabina, con la quale forma attualmente la Diocesi Suburbicaria di Sabina – Poggio Mirteto. 

Poggio Mirteto è ricca di altre importanti chiese: San Paolo, San Giovanni Battista, San Rocco e il Santuario della Madonna della MIsericordia. 

Visita la Cattedrale S.M.Assunta

Aperta tutti i giorni 

orari: 8.00-12.30, 15.00 - 19.00

 

Orari Sante Messe

Feriali: 7.30 - 19.00

Festivi: 7.30 - 10.00 - 11.30 - 19.00

 

Per arrivare

Poggio Mirteto

Piazza Martiri della Libertà

La Chiesa di San Paolo

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La chiesa di S.Paolo, che è la chiesa più antica di Poggio Mirteto, risale al XIII secolo ed è sempre stata considerata chiesa cimiteriale. Quando lo spazio interno non fu più sufficiente per accogliere i morti, le fu aggiunto accanto un camposanto, nel luogo dove attualmente è il Parco S. Paolo.

L’apertura dell’attuale cimitero nel 1888 segnò la decadenza della chiesa, che fu progressivamente trascurata e quasi abbandonata.

Sono di grande interesse alcuni  affreschi restaurati. Nell’abside dietro l’altare, Gesù incorona sua madre, la vergine Maria, in mezzo ad uno stuolo festoso di angeli. I volti di Gesù e di Maria sono espressivi e ben conservati a differenza delle altre figure, che sono state rovinate da colpi di martellina. Interessanti gli angeli, che suonano strumenti musicali dell’epoca: un tamburello, due flauti e quattro strumenti a corda: una cetra, una chitarra, un liuto, un violino.

Nell parte bassa dell’abside è invece riprodotta la Conversione di Saulo o Paolo. Saulo, caduto a terra insieme al cavallo, vede in alto Gesù, che gli parla. E’ l’inizio della sua conversione. Saulo è accompagnato da quattro soldati, due a cavallo e due a piedi.

Interessanti sono anche gli affreschi della parete di fondo con le raffigurazioni del Cavaliere Coronato, la deposizione di Gesù nel sepolcro, Salomone, Isaia

Curiosità

# La chiesa è fuori asse, come molto chiese di stile gotico-romanico: labside e l'altare non sono centrati rispetto all'ingresso e alla navata.

 

# Uno dei più noti affreschi della Chiesa di San Paolo è l'"Incontro tra i tre vivi con i tre morti", commentato da una lunga scritta metrica dialettale, oggi quasi del tutto svanita. 

 

# Alla chiesa è legata una tradizione popolare che vuole che per merito dei riti celebrati al suo interno il Venerdì Santo, si debba la liberazione delle coltivazioni da un'invasione di cavallette, avvenuta nel 1654.

 

Eventi

Nell'adiacente Parco San Paolo, ogni anno va in scena la Rassegna Cinematografica Italiana, le prime due settimane di Luglio, con film italiani proiettati in una cornice suggestiva. Partecipano attori e registi del panorama nazionale e non solo, con la premiazione del famoso Mirto d'Oro.

 

Per Arrivare

Poggio Mirteto, via San Paolo

Per visite:

Don Giuseppe, +39 339 6379487

La Chiesa di Sant'Adamo

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Menzionata già dal 1150, la Chiesa di Sant’Adamo, fu eretta nei pressi del Colle San Giovanni, nel territorio di Cantalupo in Sabina, comune reatino.

Originariamente la chiesa era una cappella costruita sulla tomba di un vecchio eremita che visse nei pressi di una villa romana situata nei dintorni del colle. Dedicata in seguito al culto di Sant’Adamo, la cappella fu ampliata verso il XV secolo e trasformata in chiesa. Caratterizzata da un’elegante facciata, presenta un interno a navata unica con abside circolare e conserva fedelmente numerosi affreschi quasi interamente conservati.

La Chiesa, dopo anni di abbandono, è oggi oggetto di restauro per la gioia di tutti i cittadini che sono ansiosi di poter ripristinare l'antica usanza che voleva una processione dalla Chiesa parrocchiale fino alla località S. Adamo con l'effige del Santo portata a spalla, durante i festeggiamenti in onore del Santo. Intorno alla Chiesa sono stati trovati resti murari riconducibili ad una Villa della prima età imperiale, oltre a numerosi frammenti di colonne, statue, un Catinus in pietra con fusto a colonna e ancora frammenti di ceramica romana etc. che consegna la testa alla figlia di Erodiade.

 

Curiosità

# La Chiesa di Sant' Adamo è collocata presso le rive del fiume Calentino, dove si narra sia sorto uno dei primi centri abitati che ha poi costituito il Castello di Cantalupo. E' considerata una delle più antiche di Cantalupo e luogo prediletto, sin dal passato, per la fiera delle merci e del bestiame.

 

# Sotto alcuni strati di intonaco, lungo le pareti sono emersi, durante gli ultimi lavori di ristrutturazione, alcuni affreschi del Quattrocento, che raffigurano San Sebastiano, San Francesco e Sant’Antonio di Padova, oltre a una Madonna del Latte e una Madonna della Misericordia.

 

Per Arrivare

Cantalupo in Sabina, via Sant'Adamo

Per visite: Tel: +39 0765 514031

La Chiesa di San Giovanni

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Si dice che la chiesa sia stata eseguita su disegno di Angelo Savi da Parma. Nel 1720 la chiesa fu  ristrutturata su disegno di Alessandro Specchi.

E’ dedicata a S. Giovanni Battista decollato ed è stata eretta nel 1601, come si legge sull’architrave delle due porte della facciata.

La chiesa fu usata anche come luogo di sepoltura fino ai primi anni del 1800, quando una legge proibì di seppellire i morti all’interno dei luoghi abitati. I morti venivano sepolti anche nei locali sotto la chiesa, ai quali si accedeva attraverso una scala che scendeva dalla sagrestia attigua.

Entrando nella chiesa si può notare una sola navata con due cappelle nel lato destro e due cappelle nel lato sinistro.

Nel presbiterio, la pala dell’altare maggiore è particolare: è decorata da tutte e due le parti. Da una parte è raffigurata la nascita di Giovanni Battista, dall’altra viene rappresentato Giovanni Battista, decapitato, e un servo, che consegna la testa alla figlia di Erodiade. Questa pala è un unicum in Sabina e ne è stata riconosciuta la preziosità nei lavori di ristrutturazione della chiesa di qualche anno fa. Oggi è stata dotata di un sistema elettronico che permette al quadro di ruotare su se stesso, così da mostrare entrambe le raffigurazioni. 

 

Curiosità

# Interessante, sulla facciata, il campanile a vela, che sostituì il campanile della chiesa, quando il Cardinale Lambruschini volle dare più spazio al Seminario, che aveva trasferito da S. Salvatore  Maggiore a Poggio Mirteto (1837).

 

# Su due delle tre campane, si legge che la Società della Misericordia le ha fatte a proprie spese nel 1774 sotto il Pontificato di Clemente XIV “protettore” e viene riprodotto anche lo stemma del Papa.  Per capire meglio è necessario sapere che Fra Lorenzo Ganganelli,  frate conventuale, futuro Papa col nome di Clemente XIV (1769-1774), era stato  nel Convento di S. Valentino presso Poggio Mirteto. Diventato Cardinale, la Compagnia della Misericordia gli chiese di averlo come protettore. Una delle due lettere autografe, che si trovano nell’archivio parrocchiale, è la risposta del Cardinale, che si dice felice di accettare. La Protettoria rimase anche quando Fra Lorenzo divenne Papa.

 

Per Arrivare

Poggio Mirteto, Piazza Mario Dottori

Per visite: libere

Aperta tutti i giorni, dalle 9.00 alle 19.00

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