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gli eremi della Sabina

Eremo di San Cataldo 

Incavato in una smisurata roccia granitica, l’Eremo di San Cataldo, ha origini precedenti al X secolo, costruito da  frati benedettini che, predicando nella zona, lo usavano come rifugio o luogo di eremitaggio. L’eremo è dedicato a San Cataldo, Vescovo di Rochau.  All'interno, la piccola cappellina custodisce i più antichi affreschi in stile bizantino della Sabina, di particolare bellezza, come il millenario dipinto del Redentore ed altri bellissimi dipinti quattrocenteschi, raffiguranti Madonne con Bambino e Santi Vescovi.  E' certo, che tra il 1217 ed il 1223 Francesco si fermò nell’Eremo, per evangelizzare le comunità vicine.

 

L’eremo di San Cataldo è un piccolo gioiello, conservato dal passato. Sia esternamente che internamente è particolarmente caratteristico e suggestivo. Nel dipinto del Redentore, datato IX° - X° secolo, è rappresentato Gesù seduto in atto di benedire con ai lati gli apostoli e sotto sei sante; nell’affresco ci sono chiari riferimenti a S. Francesco d’Assisi, il più visibile è il simbolo del santo stesso, il “TAU” greco che lo identificava. Nella volta, infine, vi sono ancora le rappresentazioni barocche, quindi posteriori, quali la cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre.

L'eremo di San Cataldo

Per arrivare

Cottanello, Strada Provinciale 45/f

Eremo di San Michele

La Grotta di San Michele è un piccolo santuario rupestre ricavato in una grotta, ed è circondato dai boschi del Monte Tancia. Si pensa che originariamente la grotta fu un luogo dedito alla dea Vacuna, divinità Sabina delle acque e dei boschi, lo testimonia una figura femminile scolpita in una stalattite, scomparsa da 25 anni.

Nei secoli seguenti sorse intorno alla grotta un monastero. Per arrivare alla Grotta, si passa su un sentiero che si inerpica leggermente nel bosco via via più fitto. Il sentiero porta ad un piccolo pianoro posto sotto una ripida parete rocciosa.
Ai bordi del pianoro, ci sono i resti, semisommersi dalla vegetazione, delle case dei frati dell'eremo di San Michele, al quale si accede attraverso una ripida scalinata scavata sul fianco della montagna, che conduce sino al piccolo terrazzo antistante la grotta. Nella grotta c'è un altare sovrastato dal ciborio, costituito da due colonne e rivestito da due strati di affreschi: il busto del Cristo, circondato dai simboli apocalittici dei 4 evangelisti, mentre sul fondo della lunetta, al di sopra dell'altare, si trova l'immagine della Madonna con il Bambino; sulla fronte del ciborio è affrescato l'Agnus Dei con ai lati le immagini dei profeti che si inchinano reverenti. Sulla parete della Grotta ci sono degli affreschi che rappresentano la Vergine Maria con il Putto e San Michele con la sua corazza dorata. Sulle pareti, inoltre, si notano concrezioni di vario tipo, che hanno dato vita a formazioni di stalattiti e stalagmiti.

Eremo di San Michele

Per arrivare

Monte San Giovanni, Str. Prov. Tancia

Eremo di San Leonardo

Visitare l’Eremo di San Leonardo a Roccantica non è così impegnativo come il fatto che si tratti di un eremo potrebbe far temere. 

Viceversa, ricostruire la nascita e la storia dell’Eremo di San Leonardo è più difficile. Potrebbe essere coevo o comunque di antichità assimilabile al vicino Eremo di San Michele al Tancia e dunque anteriore (forse di parecchio) al fatidico anno Mille. Va detto che San Leonardo visse nel VI secolo d.C. e che, dunque, stiamo parlando di un culto molto antico.

San Leonardo, benché eremo, è posto in una zona assai frequentata nel Medioevo: il corridoio naturale che dalla Valle del Tevere, attraverso il valico del Tancia, portava alla valle reatina. 

Se della storia dell’eremo poco conosciamo, grande invece è la sua poesia resa struggente dalla povertà e dalla semplicità assoluta del luogo. Quando il sentiero esce dalla macchia vi troverete di fronte poche scale e l’arco di ingresso: i resti delle mura delimitano l’area del piccolo eremo. Saliti i gradini, vi troverete di fronte l’abitazione dell’eremita: due stanze minuscole ed un forno, forse un po’ di spazio per un orto. Di lato alla misera abitazione, la grotta: una cavità carsica che chissà quali altre creature, umane o animali, e quali altri culti, avrà accolto nei millenni precedenti l’arrivo dei primi eremiti.

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Eremo di San Leonardo

Per arrivare

Roccantica

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